Noi quello lo conosciamo, ci viene da dire.
Parliamo di Ernesto, cavallo del Sarcidano: lo avevamo incontrato a Laconi un paio di anni fa, in una occasione ufficiale importante per la sua razza: e ora siamo ben lieti di averlo visto alla Sartiglietta di Oristano da protagonista.
Perché Ernesto, nato libero 5 anni fa sull’altopiano del Sarcidano, con i ragazzi della Sartigliedda ha potuto dimostrare tutte le qualità che contraddistinguono questi cavalli e ne fanno ottimi soggetti sportivi.
In attesa di impegni futuri per Ernesto e altri cavalli del Sarcidano, complimenti a lui e a Bryan, il giovane cavaliere con cui ha instaurato una bella sintonia: alla Sartiglietta hanno centrato insieme la loro prima stella.
La prima di tante, confidiamo, per questi cavallini così preziosi.
Un ulteriore passo verso la loro valorizzazione, dopo l’importante evento del 2023 che ha finalmente riunito, organizzato e dato speranze concrete a loro e a chi li conosce e ama: come l’Associazione Ippica Laconese, ad esempio, che ci ha segnalato la loro presenza alla Sartigliedda.
E come uno dei fotografi presenti all’evento, Gianluca Putzolu, che ci ha presentato il signor Madeddu: «Sono bravissimi, nel loro maneggio stanno facendo un grande lavoro con questi cavallini».
Perché Antonino Madeddu del centro ippico Giara Oristanese, di Sarcidano in lavoro con i suoi ragazzi ne ha ben 5.
«Noi li usiamo abitualmente» ci ha spiegato Madeddu, «il primo di loro l’ho preso nel 2009 dall‘Istituto di Incremento Ippico, che adesso non c’è più. Poi ci avevano dato in affido, a me e a un altro amico, tre femmine e adesso abbiamo anche quelli nati da questo piccolo gruppo. Guyana, che fa parte del nucleo iniziale, oggi ha 14 anni e ha partecipato all’ultima Sartigliedda: con lei ho fatto diversi campionati italiani paralimpici, è una cavallina bravissima».
Una collega del nostro Ernesto, quindi.
«Esatto, Ernesto di Fontanamela: ce lo affidato il Comune di Laconi: anche lui una sicurezza».
Cosa le piace di questi cavallini, signor Madeddu?
«Che sono capaci di capire le persone con cui lavorano, sono intelligentissimi: docilissimi con chi è gentile, con chi è più duro si difendono. Sono robusti, frugali e veramente affidabili: li utilizzo anche con gli allievi che hanno disabilità, non mi deludono mai».
Pensa che abbiano le qualità per fare attività sportiva?
«Li stiamo mettendo alla prova: abbiamo dato il via a un progetto dedicato a loro, ‘Cavalcando il Sarcidano‘. Oltre a fare scuola li impegneremo anche nelle gare di Endurance, sono soggetti a cui non manca nulla per affrontare questo tipo di disciplina».
Il cavallo del Sarcidano
Rusticissimo, resistentissimo, capace di sopravvivere attraverso i secoli e le difficoltà ambientali sempre uguale a se stesso: mantello solitamente baio o sauro, altezza sui 140 cm al garrese, fine nei tratti come ti immagini possa essere un nobile a cui è terminata la fortuna ma non la distinzione – teste leggere, belle incollature.
Soprattutto piedi e arti impeccabili: di tanti cavalli visti a Laconi tutti avevano appiombi e unghie perfetti, da manuale.

Bryan con Ernesto di Fontanamela e la loro prima stella, alla Sartigliedda di Oristano 2025, foto di Gianluca Putzolu